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al testo di Salvatore Pizzo
Come da copione
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Come da copione i rami sono spogli lasciando ogni cosa per quel che è: scheletri in attesa di veste nuova pelle vistosa. Tutto quel che era da accadere è accaduto o quasi, quel nulla che ancora può succedere, è di là da venire. Noi, sulla soglia di casa diciamo ch'è il buio a farci sparire oltre la porta non appena richiusa alle spalle; diciamo ch'è la notte a fagocitarci alla vista adombrandoci figure alla stregua di miraggi; diciamo che ci siamo adagiati sedotti dai fiori di gelo intorno per poi volare in sonno ammaliante la quiescenza; diciamo che c'eravamo sbagliati entrambi tra gli sbreghi, ombre abbagliate nel richiudersi alle spalle la porta ch'è inverno come da copione.
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Salvatore Pizzo
- 17/03/2018 22:37:00
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X Graced: Grazie di cuore mia cara amica,anche per quei complimenti molto lusinghieri, oltre che per le considerazio ni che mi spingono ad ulteriori riflessioni. Un più che carosaluto anche a te.
X Elisa: Un ciclo che spesso ci lascia senza fiato,mia cara Elisa, ricordandoci sempre quanto la"commedia umana"ci competa, pure nel suo aspetto più ripetitivo e perciò monotono... Grazie di cuore con un abbraccio sempre
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Elisa Falciori
- 14/03/2018 00:03:00
[ leggi altri commenti di Elisa Falciori » ]
La vita nel suo ciclo infinito, prosegue tra luci, ombre e chiusure… Una punta di avvolgente malinconia in versi molto belli! Riletta con infinito piacere. Un caro saluto.
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Graced
- 13/03/2018 20:06:00
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Mi ripeto anchio Salvatore, dopo lombra, viene la luce, alla notte si sussegue il giorno, mi pare che in questi versi ci sia la constatazione che doveva andare così, chiudendosi la porta alle spalle, arriva il sonno ristoratore che promuove la tranquillità dellio. Versi molto belli, perché li trovo molto carismatici. Complimenti ed un caro saluto, Grazia!
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Salvatore Pizzo
- 12/03/2018 23:10:00
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X Sabina: Di più, mia cara Sabina: oserei dire che, la vita, è un incontrarsi ed un separarsi senza posa. Un passaggio dallombra alla luce che spesso ci lascia abbagliati e confusi, incapaci di discernere le sagome delle persone vere da quelle fattesi miraggi. Ma è nellordine delle cose che sia così. Grazie di cuore anche per la citazione di Freud che mi sento di sottoscrivere in toto...
ciao
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Sabina Spielrein
- 12/03/2018 21:33:00
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la vita corrisponde a una lunga serie di separazioni perchè il suo corso è costellato di legami affettivi. si tratta di ciò che freud chiamava lavoro nel saper concedere il tempo e lo spazio che richiede per elaborarle. la scelta è sempre in avanti. tra le parole si legge una sorta di surplace.
ciao
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Salvatore Pizzo
- 12/03/2018 18:53:00
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X Far: Debbo confessarti che anchio non provavo dolore mentre cercavo di scrivere questi modesti versi. Piuttosto provavo una strana sensazione; come se,in questo giocare di ombre e di luci, si finisse un poper essere giocati, privati della reale dimensione delle cose... Grazie sempre ed anche di cuore, amico mio
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Salvatore Pizzo
- 12/03/2018 18:45:00
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X Francesca: Grazie dal profondo del cuore...
X Laura: Mi fa davvero felice questo tuo lusinghiero apprezzamento, mia cara Laura... Grazie di cuore con un ciao grande grande
X Edi: Sì, è un susseguirsi che alcune volte spiazza, mettendoci a fronte di qualcosa di assai suggestivo più somigliante al copione di una recita già vissuta. Ma queste sono solo sensazioni. Grazie di cuore anche per lapprezzamento che mincanta...
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Edi Davoli
- 12/03/2018 13:10:00
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Diciamo che come tutto da copione, la vita si svolge, le stagioni si alternano e comunque dopo il buio viene anche la luce. Dolente, mi è piaciuta Salvatore!
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Laura Turra
- 12/03/2018 09:11:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Salvatore, trovo che sia davvero un gran bel testo. Molto apprezzato. Ciao!
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